«Tanti anni fa ballerina non suonava molto bene: “fa la ballerina…”. Era varietà, con grandi soubrette come Wanda Osiris, ma (avan)spettacolo. I bambini che si iscrivevano a danza erano pochi. Poi Nureyev, e altri, hanno fatto capire che la danza è un’arte. Un’arte nobile». Carla Fracci – leggendaria étoile de La Scala, più volte ospite del Royal Ballet e dell’American Ballet Theatre – mercoledì 21 maggio, in prima e seconda serata, commenta su “Iris” l’appuntamento conclusivo con la rassegna dedicata ai film di formazione “Uomini si diventa”. La retrospettiva – attraverso grandi classici e titoli in prima visione che mettono in luce emozioni, sentimenti e progetti tipici della maturazione verso l’età adulta – propone il film vincitore di tre Bafta “Billy Elliot”, con l’allora quattordicenne Jamie Bell (oggi nel cast di “Nymphomaniac”). A seguire è la volta de “Qualcuno con cui correre”, tratto dall’omonimo romanzo di David Grossman, con l’attrice, militare e giornalista israeliana Bar Belfer.
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