Approvati ieri i risultati al 30 giugno 2014. Raccolta pubblicitaria a -8,5%, i ricavi di Mediamond a +1,8%
Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore, riunitosi ieri sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2014, presentata dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.
Il Gruppo ha registrato nel periodo ricavi consolidati in riduzione del 10,3% a 549,2 milioni di euro rispetto ai 612,3 milioni di euro del primo semestre del 2013; a perimetro omogeneo – considerando il conferimento avvenuto con effetti dall’1 gennaio 2014 delle attività di raccolta pubblicitaria della concessionaria a Mediamond (joint-venture costituita nel 2009 e pariteticamente partecipata da Mondadori Pubblicità e da Publitalia ’80), la riduzione è stata del 7%. Il risultato prima delle imposte e il risultato netto consolidato sono pari rispettivamente a -8,7 milioni di euro (-28,2 milioni nel primo semestre 2013) e a -11 milioni di euro (-27,1 milioni nel primo semestre 2013). La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2014 si è chiusa a -368,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto al primo trimestre 2014 (-396,5 milioni di euro) e in linea con quella del corrispondente periodo del 2013 (-367,3 milioni di euro) e al 31 dicembre 2013. ll margine operativo lordo è di 14,9 milioni (- 5,3 milioni nel 2013) per effetto degli interventi sui prodotti, alle attività di contenimento dei costi e alla riduzione degli oneri non ricorrenti. A questo sensibile miglioramento – si legge nella nota – ha contribuito in maniera determinante l’area Periodici che ha raggiunto nel periodo un MOL complessivo (Italia e Francia) in crescita del 50,3% a 26,3 milioni di euro. Il margine operativo lordo consolidato al netto di elementi non ricorrenti ammonta a 15,4 milioni di euro (+8,5%). Il risultato operativo consolidato è stato di 3,6 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -17,7 milioni di euro del primo semestre del 2013, con ammortamenti di attività materiali e immateriali per 11,3 milioni di euro, rispetto ai 12,4 milioni di euro del 2013.
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