Non solo un mondo di musica, non solo canzoni e concerti, non solo maschere, ma "Vent'anni di comunicazione visiva nel laboratorio di Tre allegri ragazzi morti": il titolo del libro, in uscita per Rizzoli Lizard, spiega bene l'approccio della band di Pordenone e come ha deciso di celebrare questa fase della sua carriera. Un vero e proprio immaginario, quello dei Tre Allegri Ragazzi Morti: dal primo disegno da cui è nato tutto, a foto, fumetti, copertine, liste di concerti (più di 1200), discografia. Il volume è stato curato Cecilia Ibanez, argentina, che ha fatto il mastodontico lavoro di raccolta e organizzazione del materiale.
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