Per un bergamasco l’insulto non è un’offesa, è una constatazione. Così come contempla lo scorrere dei giorni e il ciclo della natura, osserva con serena accettazione gli innumerevoli difetti altrui. Per poi sottolinearli con parole che sono attrezzi da lavoro quotidiani, utilizzati per educare senza ferire. Perché il bergamasco è, per indole, edificante.
Dicesi di zucca vuota, come il corno in cui riporre la pietra cote da cui prende il nome. Siccome il corno è di bue, si aprono altri interessanti scenari.
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