Fra tutti i generi che stanno subendo la transizione ai modelli di lettura digitali, la poesia è stata una fra i più refrattari. Questo per diversi ordini di motivi. Quello principale è che parecchi stili poetici, in particolare contemporanei ma anche classici, hanno sempre fatto dell’impaginazione grafico-ritmica dei componimenti (lunghezza dei versi, struttura delle strofe, a capo, rientranze, grande e posizione dei caratteri) un elemento non solo formale ma anche funzionale e di significato: in molte estensioni supportate dagli ereader (a parte i PDF) finora queste sottigliezze venivano uniformate e perse indiscriminatamente.
Read More