Birdy è la figlia atipica della televisione inglese. È un po’ timida, fragile, con quelle gambe infinite che hanno le ragazze inglesi, e la carnagione chiarissima. Appena iniziamo a portarla in giro per le vie e per i cortili di Roma per scattare queste foto, però, tira fuori “la faccia”, dimostrando che sa come comportarsi davanti a una macchina fotografica. E dimostra soprattutto di essere cresciuta. Il suo primo album eponimo era un insieme di cover dolcissime e sognanti di artisti in realtà atipici per una ragazzina di 15 anni, dai The Postal Service agli Xx, fino a Bon Iver (la sua versione di Skinny Love è ancora tra le canzoni più richieste, e quella che usa per chiudere i concerti). Poco tempo prima era uscita vincitrice da Open Mic Uk, una sorta di competizione televisiva a microfono aperto: Jasmine Lucilla Elizabeth Jennifer van den Bogaerde, ad appena 12 anni, partecipa alla prima edizione e sbaraglia tutta la concorrenza con un suo pezzo, So Be Free. Nel frattempo, però, l’uccellino ha iniziato a volare con le sue ali. E nell’ultimo Beautiful Lies racconta proprio questo, di essere cresciuta. Complice il trasloco a Londra, i primi passi di vita lontana da casa. Lontana, anche, da una famiglia, che l’ha sempre supportata. A cui lei è iperlegata, anche perché non le ha mai detto di abbassare il volume.
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